Torniamo a sound un po' più violenti! Racconto un po' di storie mie (tanto per annoiare un po'), verso la fine del 2006 fa dopo aver registrato un cd da Giacomo (chi è ve lo spiego dopo), parlando con lui viene fuori che stava cominciando la registrazione del nuovo disco della sua band, che poi ebbe un parto travagliatissimo (ricordo di aver sentito parlare della necessità di dover rifare le chitarre e cose così), alché la band si sciolse, e il disco rimase li, disponibile forse a una ristretta cricca di amici (tra cui non io! sob...).Ora, torniamo nel 2009. Il mai troppo elogiato (e da ora in poi, rimpianto) Sonà Club di Pietramurata deve chiudere i battenti, e viene fissato un ultimo mega party il 26 e 27 dicembre (a cui tralaltro io mancai per altri impegni e non sapete quanto mi sono mangiato le mani), al quale viene annunciata una reunion dei Figli di Alex (e anche di un altro storico gruppo street/oi! di Trento, ma quella storia la racconterò più avanti).
Ecco insomma, reunion, e per celebrare ciò è stato pubblicato su web questo lavoro. Mi spiace non averlo pubblicato per quella data, ma non sono riuscito.
Comunque... loro sono i Figli di Alex, oi! core dalla Busa, noti abbastanza nel circuito anche a livello italiano, erano composti da: Rava (voce, ora al basso nei Rude Runner), Marcello (chitarra), Carlo (basso, ora voce negli Hardway) e Giacomo (batteria), nacquero nel 2001 sotto il nome di Riot Under Skin, un paio di demo, e due cd (compreso questo) gli permisero di farsi un certo nome in Italia e di girare abbastanza nei centri sociali della penisola.
La ricetta musicale è uno street/oi! fortemente influenzato dall'hardcore (Discipline vi dice niente?).
Non vi resta altro che ascoltarlo e tirare fuori la vostra anima incazzosa!
Tracklist:
01 - Intro
02 - La nostra voce
03 - A way of life
04 - Outlaw crew
05 - Oggi decido io
06 - Schiavi
07 - Clockwork hardcore
08 - Dove andrai
09 - Friendship, Pride & Loyalty
10 - Burn my soul
11 - Volti dell'indifferenza
12 - Sex & Death
13 - Promesse
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