Quando hardcore e impegno politico non solo vanno a braccetto, ma si fondono in una cosa sola, si concretizzano in gruppi come i Ludd, che, per chi non lo sapesse, sono di Rovereto, nati all'inizio del primo decennio del terzo millennio e formati da Federica e Lorenzo alle voci, Massimo alla batteria, Giuliano al basso e Gigi alla chitarra.
Praticamente tutti vengono da altre esperienze musicali (ad esempio Lorenzo militò nei Ran-core di Arco e Gigi ha suonato con Impact e Youngblood).
In questo loro primo album propongono un hardcore vecchio stile, neanche troppo veloce, ma incredibilmente intelligente e se vogliamo, "romantico", i testi sono la vera perla di questo disco: poesia intrisa a rabbia, non è cosa da tutti i giorni!
La registrazione (tutto fatto in casa da Gigi) non è eccezionale ma fa tutto parte dell'approccio DIY del gruppo nel proporre le cose.
I ricavati di questo cd (così come per il successivo "è tempo di partire") furono destinati ai compagni anarchici chiusi in prigione.
Se non è impegno politico questo...!
Tracklist:
01 - La festa è lontana
02 - L'uomo che ama
03 - Rimorsi
04 - Normale
05 - Come la notte
06 - Mille anni
07 - Sotto assedio
08 - Agli erranti
09 - Facile
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